Diffusione:
Pseudanthias squamipinnis popola l’Oceano Indiano e il confinante Pacifico occidentale. Il territorio di diffusione si estende dal Mar Rosso fino al Sud Africa e dal Giappone fino all’Australia.
Descrizione:
I giovani esemplari possiedono un corpo lungo e affusolato a forma di siluro, con la coda di forma simile ad una falce. I maschi hanno il terzo raggio della pinna dorsale allungato. La loro colorazione varia tra il rosso e l’arancione, secondo l’area di diffusione. Le scaglie possono presentare una bordatura giallognola, e le pinne pettorali mostrano una macchia da violetto a rosso. La colorazione delle femmine varia tra il giallo e l’arancione. Caratteristica della specie è la presenza di un disegno sulla testa di color violetto-arancione, che va dall’occhio fino all’attaccatura delle pinne pettorali.
Dimensioni:
I maschi di Pseudanthias squamipinnis raggiungono una lunghezza massima di 15 cm. Le femmine, con circa 7 cm, diventano lunghe solo la metà.
Ambiente:
Pseudanthias squamipinnis vive nei reef ricchi di coralli, incluse le lagune, ed è presente dalle acque basse fino a circa 55 metri di profondità. Dei grossi banchi stazionano spesso nelle immediate vicinanze di un corallo duro, ma anche presso altri organismi sessili tra i quali possono rifugiarsi in caso di pericolo.
Comportamento:
Questi pesci, come tutte le castagnole, sono ermafroditi proteroginici: si sviluppano quindi prima come femmine che in seguito si trasformano in maschi. Negli Pseudanthias squamipinnis un maschio controlla l’intero harem, che può essere composto da oltre 50 femmine. E. Thaler ha calcolato nel Mar Rosso un valore medio di 57 femmine per ogni maschio dell’harem (variabile secondo la struttura del reef, la distanza dalla costa, la profondità dell’acqua e la corrente). Gli enormi banchi di migliaia di animali sono composti da innumerevoli harem, comprensivi di un gran numero di giovani esemplari. Se un maschio muore , nell’arco di poche ore e talvolta anche di minuti (E. Thaler), una femmina di rango elevato si trasforma in maschio assumendo il controllo dell’harem. Soltanto la terza spina dorsale necessita di 1-2 giorni per raggiungere l’intera lunghezza. La trasformazione è pilotata socialmente e in acquario si può verificare anche in direzione contraria. Molto interessante risulta anche la fase del corteggiamento, durante la quale il maschio nuota a zig zag in una sorta di balletto, mantenendo estese le pinne e conducendo le femmine verso la superficie.
Mantenimento in acquario:
Inizialmente bisognerebbe introdurre soltanto femmine, da 4 a 6 individui, a seconda delle caratteristiche tecniche dell’acquario. Una delle femmine quindi si trasformerà in un maschio. Le brevi manifestazioni di aggressività che possono manifestarsi sono di scarsa importanza. Se gli inseguimenti perdurano è comunque necessario somministrare più cibo e con una maggiore frequenza. Questi pesci hanno bisogno giornalmente di diverse somministrazioni di cibo costituito da una buona varietà di congelati (Cyclops, Mysis, artemie, larve di zanzara bianche e bosmidi). Sono apprezzati anche dei pezzetti di seppia, di molluschi bivalve e di gamberetti triturati finemente. Anche mangimi vegetali, sempre in piccoli frammenti, e perfino la cicoria vengono accettati volentieri. Ugualmente importante è una buona qualità dell’acqua. La corrente dovrebbe essere intensa, costante e laminare, dato che permette ai pesci di scegliere un punto adeguato per sostare. La decorazione dell’acquario deve essere profondamente frastagliata offrendo molte diverse caverne, fenditure e sporgenze. Questi animali danno una incredibile importanza alle stazioni di pulizia che vengono cercate ogni sera. Pertanto bisognerebbe sempre mantenere nell’acquario un labride pulitore (Labroides dimidiatus) e anche alcune coppie di gamberetti pulitori (Lysmata spp.). La convivenza con altri pesci dovrebbe essere ben valutata, perché alcuni degli abitanti della vasca potrebbero indurre negli Pseudanthias squamipinnis una reazione estrema di fuga che talvolta si concretizza in un salto fuori dalla vasca. Attraverso una attenta osservazione è possibile prevenire tale comportamento, allontanando i compagni di acquario inadeguati.